
Ed è questo che andrà indagando Luigi De Angelis, fondatore insieme a Chiara Lagani della compagnia Fanny & Alexander, uno dei gruppi teatrali più interessanti della scena nazionale e non solo. Il regista racconterà come ha scelto di leggere l’Orfeo monteverdiano che aprirà il festival di musica antica di Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli e lo farà mettendolo in rapporto con altre importanti messinscena, non da ultimo la riduzione per le scene dell’Amica geniale di Elena Ferrante e non solo. Partendo dalla chiave interpretativa di De Angeli/Lagani sarà possibile chiarire che significato dare alla parola ‘ricerca’ nell’ambito delle arti performative dello spettacolo dal vivo e come questo corrisponda – paradossalmente – a una verità disvelata.
Luigi De Angelis, di nazionalità belga e italiana, parla francese e italiano come madrelingua, e il bilinguismo ne segna profondamente il rapporto con l’espressione e la lettura dei segni e dei linguaggi. È regista, scenografo, compositore, grafico, filmmaker, light e sound designer, attore. Ha studiato canto gregoriano e pianoforte. Le sue regie e ideazioni partono sempre da una interrelazione tra musica, spazio sonoro e spazio scenico, prendendo spunto dalle arti figurative e dal repertorio musicale contemporaneo. Assieme a Chiara Lagani, nel 1992 fonda la compagnia teatrale Fanny & Alexander con cui ha dato vita, nell’arco di venticinque anni, oltre a una settantina di creazioni, tra spettacoli teatrali, perfomance, installazioni ed eventi site-specific.