Ex Aselli News
Si chiude venerdì 19 aprile alle ore 16,30 in sala Puerari del Museo Civico il ciclo di conferenze “Quale scienza per quale società?” organizzato dalla Associazione “Gli ex dell’Aselli” e iniziato lo scorso mese di ottobre.
Nell’ultimo incontro il professor Giulio Peruzzi, ordinario di Storia delle scienze e delle tecniche del Dipartimento di Fisica e Astronomia “Galileo Galilei” dell’Università di Padova, affronterà un percorso storico sui successi e sulle crisi della scienza.
Le rivoluzioni scientifiche hanno creato svolte epocali delle società dando spazio al loro sviluppo economico e tecnologico finché, ogni volta, non si sono verificate le condizioni per altri cambiamenti.
La riflessione sulle norme che costituiscono l’ethos della scienza è centrale nelle fasi nascenti della scienza moderna, in cui si sente la necessità di stabilire i canoni epistemologici e i valori relativi al nuovo campo del sapere. Tra il XVI e il XVII secolo la scienza moderna ha messo a fuoco alcuni capisaldi del suo metodo con riferimento in particolare ai contributi galileiani.
Questa riflessione torna a essere centrale quando il rapporto tra scienza e società attraversa fasi di crisi, di tensioni, come è avvenuto più volte nel corso del XX secolo e avviene oggi. Il concetto di ethos è astratto ma di fondamentale importanza perché dà un senso all’esistenza dell’uomo e della società in cui vive: indipendenza da etnia, nazionalità, religione, classe sociale sono proprietà comuni della conoscenza.
La conferenza del professor Peruzzi, fisico studioso di storia e filosofia della fisica, impegnato nella diffusione della cultura scientifica e autore di numerose pubblicazioni, ha per titolo “Scienza e società dalla rivoluzione scientifica ai nostri giorni”.
Aperta a tutti verrà registrata e pubblicata su youtube.
Venerdì 22 marzo, ore 16:30, si terrà presso la sala conferenze "Virginia Carini Dainotti" della Biblioteca statale di Cremona, per il ciclo di conferenze Quale scienza per quale società? organizzato dall'associazione “Gli Ex dell'Aselli” in collaborazione con la Biblioteca Statale di Cremona, l’incontro dal titolo: “Il mondo di carta: antiche mappe tra arte e scienza”
Relatori: il dottor Giovanni Fasani, medico e studioso di storia della grafica e la dottoressa Raffaella Barbierato musicologa e direttrice della Biblioteca Statale di Cremona.
Un viaggio tra le mappe dalla loro origine al ‘600, secolo dei grandi geografi olandesi e italiani, fino ai primi del ‘700 senza dimenticare il nostro artista e storico Antonio Campi, che, seppur limitatamente alla nostra città e alla nostra provincia, dimostrò senza dubbio le sue doti di geografo al passo con i tempi. Un excursus che farà cenno a come le mappe, oltre che al naturale significato geografico e cosmografico, assunsero rilevanza nel campo dell’arte e divennero strumento politico al servizio dei nobili e dei sovrani.
Ogni epoca, fin dalla preistoria, ha dato una rappresentazione simbolica del mondo o della volta celeste fino ad allora conosciuti e per far questo ha utilizzato un insieme di conoscenze scientifiche, tecniche e artistiche usando i materiali di cui disponeva, pietra o carta, con modelli piani o sferici e fornendo così alla società informazioni geografiche, politiche, statistiche, culturali.
Dopo la conferenza verrà inaugurata la mostra dallo stesso titolo, che raccoglie materiale tanto della collezione di Gianni Fasani quanto della Biblioteca Statale di Cremona.
Come sempre l’incontro è aperto a tutti.
Venerdì 23 febbraio 2024 alle ore 16,30 in sala Puerari l’incontro con Gli ex dell’Aselli, per affrontare un tema di grande attualità: l’Intelligenza Artificiale, disciplina che studia come realizzare sistemi informatici in grado di simulare il pensiero umano e che, come ogni idea legata alle tecnologie più avanzate, potrà avere conseguenze preoccupanti ma anche ricadute di progresso per la nostra vita. Si tratta infatti di un concetto in continua evoluzione che non dovrà tuttavia portare ad una società dominata dalle macchine dimenticando etica e legalità. Perché questo non succeda occorre un equilibrio fra i vari paesi, purtroppo non sempre omogenei. L’ONU, e al suo interno l’UNESCO, l’OCSE, l’Unione Europea sono coinvolti e impegnati nello studio dell’IA in una sfida che riguarda vari settori culturali. L’Unione Europea, in particolare, lo è fin dal 2018 con successive modifiche sottoscritte dal G7 del 2023; la Chiesa cattolica il 1° gennaio 2024 ha proposto un trattato internazionale vincolante per l’uso e lo sviluppo dell’IA anche a favore dei paesi emarginati.
Due o tre cose che so dell'Intelligenza Artificiale è il titolo della conferenza che sarà tenuta dal professor Gianni Ferretti, ordinario del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano e prorettore del polo di Cremona del Politecnico. L'intervento vuole illustrare il concetto alla base dell'I. A. concetto relativamente semplice che, grazie alle potenze di calcolo e alle enormi quantità di dati disponibili, può dare origine a sistemi in grado di imitare e sostituire i processi cognitivi umani. L'intelligenza artificiale ha ormai quasi 70 anni, più di 70 se si vuole rendere omaggio ad Alan Turing, un genio assoluto cui l'umanità deve molto, anche un contributo decisivo alla sconfitta del nazismo, e che l'umanità ha trattato in modo crudele. Momenti di forte entusiasmo si sono succeduti a pesanti disillusioni, ma è indubbio che intorno al 2015 sia avvenuta una specie di “mutazione genetica”, che ha creato un “virus” dilagante. Tra i fattori scatenanti c'è soprattutto un cambio di approccio, cioè l'abbandono della pretesa di insegnare alle macchine le regole del ragionamento umano per sfruttare la vera capacità delle macchine, ineguagliabile dall'intelligenza umana, di elaborare spaventose quantità di dati. L'ambizione della conferenza è quindi quella di illustrare questo approccio, smontando il giocattolo fino all'ultima vite, nella speranza che possa servire ad accostarsi con meno timore ad un fenomeno che è comunque necessario affrontare con la massima serietà, la massima cautela e la massima urgenza, e perché no, anche con qualche speranza.
L'incontro è come sempre aperto al pubblico e gratuito e verrà registrato e pubblicato sul canale YouTube degli ex Aselli, dove è possibile vedere o rivedere anche le precedenti conferenze.
Come di consueto agli studenti del triennio che avranno seguito almeno quattro conferenze verrà consegnato un attestato di frequenza (valido come credito formativo).
Il prossimo incontro del ciclo Quale scienza per quale società? organizzato dalla Associazione Gli ex dell’Aselli si terrà il 19 gennaio 2024, alle ore 16,30 in sala Puerari del museo civico di Cremona e vedrà la professoressa Paola Tomasoni, per anni stimata e apprezzata docente di lettere al Liceo Scientifico Aselli, tenere una relazione sul tema La Pax Romana. Quando l’imperialismo diventa civiltà.
Di Roma sono famosi soprattutto la potenza delle conquiste, la vastità dell'impero e i capolavori della letteratura. Eppure, la grandezza di questa civiltà si è fondata anche sul dispiegamento di competenze tecniche e tecnologiche che, pur in modalità prevalentemente empiriche, hanno radicalmente e incontrovertibilmente trasformato i paesaggi di un continente e il modo di pensare e di costruire il mondo, fino ai nostri giorni.
L'incontro è come sempre aperto al pubblico e gratuito e verrà registrato e pubblicato sul canale YouTube degli ex Aselli, dove è possibile vedere o rivedere anche le precedenti conferenze.
Come di consueto agli studenti del triennio che avranno seguito almeno quattro conferenze verrà consegnato un attestato di frequenza (valido come credito formativo).
Prosegue venerdì 24 novembre ore 16,30 in sala Puerari del Museo civico il nuovo ciclo QUALE SCIENZA PER QUALE SOCIETÀ? con il secondo incontro:
DATI E TENDENZE NEI RAPPORTI TRA SCIENZA E SOCIETÀ
relatrice BARBARA SARACINO professore associato in Sociologia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Bologna.
L’avvento della crisi legata alla diffusione della malattia da Covid-19 ha restituito agli esperti scientifici una centralità nei processi di policy e nel dibattito pubblico. Tuttavia ci chiediamo: Qual è il rapporto degli italiani e delle italiane con la scienza? Abbiamo davvero scarsa fiducia negli scienziati e nelle scienziate? Quanto investe il nostro Paese nel settore ricerca e sviluppo? Come si possono raccontare la ricerca, la scienza e il cambiamento climatico? Queste alcune delle domande a cui si cercherà di dare risposte.
L'incontro è come sempre aperto al pubblico e gratuito e verrà registrato e pubblicato sul canale YouTube
www.youtube.com/@AssociazioneGliexdell'Aselli
dove è possibile vedere o rivedere anche la precedente conferenza del 20 ottobre scorso con Don Marco D'Agostino dal titolo Le fondamenta dell'uomo. Approccio biblico e/o scientifico?
Come di consueto agli studenti del triennio che avranno seguito almeno quattro conferenze verrà consegnato un attestato di frequenza (valido come credito formativo).

Come sempre l'incontro è aperto a tutti.
Nuovo biennio, nuovo ciclo di conferenze e di eventi organizzati dall'associazione culturale Gli ex dell'Aselli. Una nuova opportunità per riflettere, con relatori di eccezione, sulle imprescindibili interazioni fra scienza e società, come come chiarisce il titolo del nuovo ciclo di incontri: Quale scienza per quale società?
Gli incontri sono organizzati con la consueta collaborazione della Biblioteca Statale e del Museo Civico di Cremona, pressso le cui sale (Sala Puerari e Sala Carini Dainotti) si terranno le conferenze a partire da Venerdì 20 ottobre, fino al mese di aprile, secondo il programma sotto riportato.
Per gli studenti del triennio delle scuole superiori verrà consegnato un attestato di frequenza (valido per credito formativo).
Scarica il pieghevole con programma degli eventi
Proseguono gli incontri sulla Comunicazione promossi dall'associazione "Gli ex dell'Aselli". Nell'incontro del 24 marzo, alle 16,30 in sala Puerari, Stefano Mazzacurati, psichiatra, psicoterapeuta nonché scrittore membro del Pen Club International, tratterà il tema Come un fiocco di neve. Riflessioni sulla comunicazione tra persone.
Agli studenti del triennio che avranno seguito almeno quattro conferenze verrà consegnato un attestato di frequenza (valido come credito formativo)
Nuovo imperdibile appuntamento sul tema della Comunicazione venerdì 24 febbraio alle ore16,30 in sala Puerari del Museo civico di Cremona con la Conferenza-Spettacolo dal titolo Divulgare scienza attraverso la musica. L'impensabile e suggestivo racconto del Boléro di Ravel. Relatore Luigi Dei professore ordinario di chimica presso l'Università degli Studi di Firenze, già in passato graditissimo ospite della associazione Gli ex dell’Aselli. Pioniere nel campo dell'applicazione delle nanoscienze e nanotecnologie per la conservazione dei beni culturali dal 2009 si dedica con continuità e assiduità alla divulgazione scientifica e ai temi del rapporto fra scienza, arte e letteratura utilizzando diversi media. In possesso di spiccate capacità comunicative e recitative, Dei utilizza le conferenze-spettacolo come strumento principale della sua attività di divulgazione scientifica.
Perché la musica, perché un docente di area scientifica? Perché la musica cambia l’orizzonte della nostra mente, quella linea ideale costituita dall'insieme delle prospettive emotivo-razionali che si aprono durante l’evolversi di una “situazione musicale”. L’orizzonte musicale è indissolubilmente legato allo scorrere del tempo e relazionabile con la mente attraverso l’udito. L'analisi scientifica suggerisce che essa imiti il modo caratteristico del mondo di evolvere nel tempo. La storia di un brano musicale è un flusso di onde di compressione e rarefazione dell’aria prodotte da vibrazioni e risonanze che evolvono nel tempo così come il mondo, appunto. La Conferenza-Spettacolo “racconta” il Bolero di Ravel, del quale l’11 gennaio 2023 si è compiuto il novantatreesimo compleanno della versione da concerto. Il suono di ogni strumento viene analizzato scientificamente affiancando alla spiegazione tecnica, sempre altissimamente divulgativa e con dovizia di immagini proiettate su uno schermo, l’esecuzione delle varie parti del brano musicale grazie a contenuti multimediali. Al pubblico viene offerta la possibilità di scoprire quante nozioni matematiche e fisiche si celino dietro il piacevole ascolto di quelle melodie e di quei ritmi profondamente intrisi della fragranza del mondo mediterraneo, culla della danza che ispirò il musicista francese. La partitura è esplorata alla ricerca di un filo narrativo, di un intreccio, di una trama che possa far scoprire che la musica si può raccontare ricercando la singolarità dei “personaggi musicali”, ossia il timbro degli strumenti individuanti vere e proprie qualità. Chi meglio della scienza divulgata al grande pubblico può raccontare il mistero del timbro e del rapporto fra qualità e quantità? La Conferenza-Spettacolo ambisce a modificare l’orizzonte che delimita l’apprezzamento della musica arricchendola di implicazioni scientifiche ed esaltandone il godimento meramente estetico. Nella trama della storia musicale individui con proprie qualità dialogano fra loro in un intreccio che ha molto di narrativo, con sviluppi attesi ma anche con colpi di scena. La voce narrante è quella di Luigi Dei e aiuta l’ascoltatore a seguire il ragionamento con le immagini proiettate su uno schermo fino al termine della storia che si conclude presentando l’ultimo strumento, l’unico che non emette suono ma che governa tutti i suoni: la bacchetta del direttore d’orchestra la quale rappresenta la quintessenza della musica, ossia “conta senza sapere di contare” come dice Leibniz. E sul tema del “contare”, dopo l’ultimo accordo, la voce narrante introduce il silenzio delle pause: proprio il silenzio, le pause, hanno l’ultima parola che chiude la storia musicale!
L’incontro è aperto al pubblico ed è a ingresso libero.
Riprendono gli incontri sulla Comunicazione con un argomento molto attuale, con il quale tutti noi ormai ci confrontiamo ogni giorno, sia che siamo nativi digitali sia che non lo siamo affatto.
Agli studenti del triennio che avranno seguito almeno quattro conferenze verrà consegnato un attestato di frequenza (valido come credito formativo)
Venerdì 18 novembre, alle ore 16,30 in sala Puerari si terrà la seconda conferenza del ciclo La comunicazione: ieri, oggi e domani.
IL TEATRO IL FUTURO è il titolo scelto per questa conferenza dal relatore Andrea Cigni, sovrintendente e direttore artistico del teatro Ponchielli; lo stesso titolo del cartellone della stagione teatrale cremonese. Coinvolgimento, condivisione socialità e partecipazione è ciò che il teatro propone al suo pubblico. Dal palcoscenico partono messaggi che portano ad interrogarsi, ad incontrarsi, a crescere, a proporre nuove sfide. Comunicare attraverso il teatro vuol dire entrare in un mondo ora onirico ora realmente crudo, percorrere i secoli nella storia della musica, della danza, della prosa, della lirica. E ognuno di questi aspetti ha il suo linguaggio universale, anche se mutevole nel tempo. A volte il tempo sembra fermarsi lì sul palcoscenico in una suggestione collettiva che ti abbraccia e ti coinvolge emotivamente in profondità. Linguaggi poetici o ironici, intelligenza, forza: in una parola arte. A volte ti sembra di non capire quello che significano coreografie e linguaggi azzardati apparentemente estranei allo spirito di ciò che forse l’autore voleva dire. Ma sono i nuovi modi di comunicare, le avanguardie dei tempi che verranno.
Riprende il nuovo ciclo di conferenze organizzate dall'Associazione degli ex dell'Aselli, su un tema quanto mai moderno e importante quale quello della capacità di comunicare. La conferenza di apertura si terrà venerdì 14 ottobre, alle 16.30 sul tema Lo sport come strumento di comunicazione (relatore l'olimpionico Simone Raineri con numerosi altri ospiti del mondo dello sport).
Il programma del nuovo ciclo non si limita a sole conferenze, ma prevede anche tre visite guidate ad interessanti iniziative legate ancora una volta al tema della comunicazione, presso la Biblioteca Statale di Cremona, presso il laboratorio Arvedi di diagnostica non invasiva degli strumenti ad arco, presso il Museo del violino.
Si ricorda che per gli studenti dell'Aselli la partecipazione ad almeno quattro incontri è riconosciuta come credito scolastico.
Secondo appuntamento con La comunicazione ieri oggi domani, ciclo di incontri organizzati dalla Associazione Gli ex dell’Aselli, venerdì 4 novembre alle ore 16,00 presso la Biblioteca Statale di Cremona.
Si tratta dell’inaugurazione di una mostra dal titolo Quando l’abito fa il monaco: copertine per comunicare, che arricchisce ulteriormente il programma di conferenze dedicate al tema della comunicazione.
La comunicazione è da sempre avvenuta attraverso molti canali: dai graffiti alle chat il percorso attraversa i secoli e la tecnologia ma certamente le immagini fotografiche sono uno strumento forte, emotivamente di grande impatto e restano impresse nella mente e nella memoria per sempre. Così i testi di una rivista devono essere di qualità ma la creatività della copertina può fare la differenza. La copertina di una rivista o di un libro è il suo biglietto da visita. Alcune immagini infatti smettono di essere scatti o illustrazioni e diventano un capitolo di storia, prime pagine che fanno il giro del mondo e raccontano di personaggi, avvenimenti, aneddoti, storie personali, gossip in un percorso che va dal 1950 ai giorni nostri.
La dottoressa Raffaella Barbierato, direttrice della Biblioteca, unitamente alla presidente de Gli ex dell’Aselli prof. Clara Vailati Facchini presenterà e inaugurerà la mostra. Ingresso libero in sala Carini Dainotti.